Conosciamo sua maestà la Castagna: Gogliuli, Suggiuli e Monne
La Castagna del Monte Amiata ha ottenuto il riconoscimento europeo ad indicazione geografica protetta (IGP) nel 2000 ed è riservata ai frutti di castagna, allo stato fresco o conservati, prodotti nella zona delimitata, riferibili alla specie botanica Castanea Sativa Mill. e viene ottenuta esclusivamente dalle seguenti varietà: Cecio, Marrone e Bastarda Rossa.
Il Cecio è una castagna primaticcia. È una cultivar precoce di buon pregio e buona conservabilità, ed è utilizzata per consumo fresco e per l’industria alimentare.
La Bastarda Rossa di buon pregio organolettico è molto adatta per il consumo fresco. È una varietà di buon pregio particolarmente diffusa per il consumo fresco. Si utilizza per fare Goglioli, Suggioli e Monne…
Il Marrone è la varietà più pregiata, ha un frutto di grandi dimensioni dal sapore dolce e delicato e si presta sia al consumo fresco, che per usi di pasticceria. Si utilizza per fare Gogliuli, Suggioli e Monne…
“Gogliuli“: è il nome in dialetto batengo delle comuni caldarroste, a Piancastagnaio vengono chiamate “le crastate”. Si tratta delle castagne arrostite al fuoco, sulle stufe o sulle braci. Uno spuntino ideale abbinati insieme a vin santo o vino novello, per scaldare le prime fredde sere autunnali.
“Suggiuli“: deriva invece il proprio nome dalla castagna che, come si può immaginare, si succhia. Le castagne vengono messe a bollire ancora con la buccia in una grossa pentola e, una volta pronte, si schiaccia il guscio con i denti e se ne succhia il dolce contenuto.
“Monne“: lo si sbuccia e si mette a bollire assieme ai semi di finocchio. Il risultato è una pietanza dal sapore inconfondibile e straordinariamente unico.